Santa Sede: a Moneyval, sì a “investigazioni più incisive” per riciclaggio

“Il rapporto del Comitato Moneyval dell’8 dicembre scorso conferma che negli ultimi due anni la Santa Sede e lo Stato della Città del Vaticano hanno compiuto notevoli progressi nella costruzione di un assetto istituzionale e normativo per la prevenzione e il contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo che è adeguato e funzionante”. È quanto si legge in una nota della Sala Stampa della Santa Sede, in risposta a Moneyval, organismo del Consiglio d’Europa, che ha pubblicato il secondo rapporto sui progressi nell’adempiere alle raccomandazioni fatte nel 2012. Per quanto riguarda l’Ufficio del Promotore di Giustizia, nella nota si fa presente che “le indagini sono complesse dal punto di vista tecnico e richiedono un’accurata analisi” e che “hanno un forte aspetto internazionale o transnazionale, coinvolgendo reati commessi fuori del territorio vaticano e persone che si trovano fuori del Vaticano”. La Santa Sede, da parte sua, “ha stabilito una rete internazionale che le consente di collaborare attivamente con altri Stati in questi casi, sia a livello dell’Aif che a livello dei tribunali”, come “dimostrano bene” le informazioni e le statistiche contenute nel Rapporto” e le rogatorie “di altri Stati” chieste e ricevute dal Tribunale vaticano. La Santa Sede, in sintesi, “accoglie l’invito del Comitato Moneyval a rafforzare ancora di più la capacità dei propri Tribunali e della Gendarmeria di condurre investigazioni più incisive nell’ambito penale e per punire i reati di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo commessi nell’ambito della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano”.

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