(Strasburgo) “Badawi è diventato un simbolo e un riferimento per tutti quelli che combattono per i diritti fondamentali nella regione” araba, “e oltre”: il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, ha consegnato oggi, nell’emiciclo di Strasburgo, il Premio Sakharov 2015 alla moglie del blogger saudita Raif Badawi, detenuto nel suo Paese con l’accusa di blasfemia. “Nonostante i rischi, attraverso la sua attività di blogger, Badawi ha incoraggiato il pensiero libero esercitando la sua libertà di espressione e colmando un vuoto lasciato dalla mancanza di libertà di stampa nel suo Paese”. La moglie, Ensaf Haidar, che vive in esilio con i tre figli, ha affermato: “Mio marito non è un criminale. È uno scrittore e un libero pensatore: questo è il solo crimine di Raif Badawi. Quello di essere una voce libera in un Paese che non accetta altro che il pensiero unico”. Forte la critica della donna alle autorità religiose del suo Paese. Schulz dal canto suo ha chiesto al Re Salman d’Arabia Saudita di “liberare immediatamente e incondizionatamente Raif Badawi” e di sospendere la pena a tutte le persone incarcerate per lo stesso motivo.
Il presidente Schulz ha poi invitato la autorità saudite a “interrompere la censura sistematica delle espressioni pacifiche”, riferendosi a personalità come Waleed Abu al-Khair, Abdulkarim Al-Khodr, Ashraf Fayadh e Ali Mohammed al-Nimr, quest’ultimo condannato a morte. “Siamo pronti a un confronto sui diritti umani, ma nessun alibi legato alla sicurezza, nessun accordo sulle armi o sul petrolio ci farà cedere”. La moglie del blogger, intervenendo in aula ha chiesto un minuto di silenzio per tutte le vittime della violenza nel mondo e per i morti negli attentati di Parigi. Haidar ha infine ringraziato il Parlamento europeo per il riconoscimento al marito: “Il conferimento del Premio Sakharov a Raif Badawi è momento storico. Un atto di coraggio per tutti coloro che hanno sostenuto Raif”. Al ter mine del suo intervento, gli eurodeputati si sono alzati in piedi tributandole un lunghissimo applauso.