Ue: Avramopoulos (Commissione), “su migrazioni serve un approccio europeo”. Il ruolo della nuova agenzia

Dimitris Avramopoulos

(Strasburgo) Sulla proposta della Commissione Ue di gestione comune delle frontiere esterne e la creazione di una guardia di frontiera e costiera comune, interviene Dimitris Avramopoulos, commissario europeo per la migrazione e gli affari interni: “Gli attuali problemi in materia di migrazione e sicurezza non conoscono frontiere e richiedono un approccio realmente europeo. Frontex si limitava a sostenere gli Stati membri nella gestione delle frontiere esterne; la nuova Agenzia farà di più. Le misure proposte oggi, con cui intendiamo creare più Europa, prevedono la gestione delle nostre frontiere esterne, la velocizzazione del rimpatrio dei migranti irregolari, il corretto funzionamento del sistema di asilo per chi ne ha bisogno e il rafforzamento dei controlli alle frontiere esterne dell’Unione europea. Il pacchetto frontiere che presentiamo oggi aumenterà la sicurezza dei cittadini e garantirà standard elevati di gestione delle frontiere”. La guardia costiera e di frontiera europea riunirà, come chiarisce la Commissione, l’Agenzia europea per la guardia costiera e di frontiera istituita da Frontex e le autorità degli Stati membri responsabili della gestione delle frontiere, che continueranno a occuparsi delle attività giornaliere di gestione delle frontiere esterne. Per la prima volta l’Agenzia “potrà procurarsi le attrezzature autonomamente e attingere a un parco di attrezzature tecniche messo a disposizione dagli Stati membri”.

L’Agenzia avrà ruolo di monitoraggio e sorveglianza, “potrà valutare la capacità operativa, le attrezzature tecniche e le risorse di cui dispongono gli Stati membri per fronteggiare le sfide alle loro frontiere esterne”, e, non di meno, “potrà imporre agli Stati membri di adottare misure entro un termine prestabilito”. Avrà inoltre il diritto di intervenire: “Gli Stati membri potranno richiedere operazioni congiunte e interventi rapidi alle frontiere, nonché il dispiegamento di squadre della guardia costiera e di frontiera europea a sostegno di tali operazioni e interventi”. In caso uno Stato membro “sia sottoposto a una forte pressione migratoria che rappresenti una minaccia per lo spazio Schengen, la Commissione potrà adottare una decisione di esecuzione per stabilire che la situazione in un particolare tratto delle frontiere esterne richiede un intervento urgente a livello europeo”. La stessa Agenzia avrà, sempre secondo la proposta dell’Esecutivo, un ruolo più importante nel quadro dei rimpatri dei migranti che non hanno il diritto di asilo.

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