Natale: don Di Noto (Meter), “manina Gesù Bambino” è “porta per i bambini”

“Mi sono accoccolato nella carezza di Papa Francesco. Secondo me, ama i bambini, in particolare modo quelli sofferenti, dandogli voce e rendendogli giustizia e dignità. Al momento della richiesta a Papa Francesco di benedirmi a nome di tutti i bambini abusati, ho notato il viso del Papa sofferente e dispiaciuto ma non ha esitato neanche un attimo a compiere il gesto di benedizione, dicendomi: coraggio”. Con queste parole scritte da un bambino abusato di 12 anni che nei mesi scorsi ha incontrato Papa Francesco, don Fortunato Di Noto, presidente dell’associazione Meter, inizia la sua riflessione per il Natale, pubblicata – in esclusiva – dal Pontifico Consiglio Justitia e Pax. “Spesso – scrive don di Noto riferendosi all’episodio – chi viene abusato, chi subisce violenza viene escluso, ma nella ‘casa del Papa’ è stato accolto, abbracciato, coccolato. Lo ha ‘guarito’ e riconciliato”. “Quanto amore misericordioso di Dio – prosegue il sacerdote – si è presentato nei gesti, nelle parole di chi compie la volontà di Dio. È vero: solo la misericordia – ci ripete Papa Francesco – può cambiare il mondo lacerato da discordie e da divisioni e frena la mano dell’aggressore, converte la vita per chi è nell’oscurità”. “Quella carezza ‘accoccolata’ – conclude don Di Noto – accogliamola come dalla manina di Gesù Bambino. Non possiamo non donarla a chi è afflitto e disperato. È, quella manina, la prima porta carica di misericordia. È la ‘porta per i bambini’. Per tutti”.

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