Monsignor Galantino: all’Aris, non perdere di vista “il motivo fondamentale dell’agire ecclesiale”

“Ogni qualvolta si perde di vista il motivo fondamentale dell’agire ecclesiale non viene meno solo la fecondità apostolica, ma facilmente si insinuano interessi personali e dinamiche relazionali che risultano ben lontani da quanto ci propone il Vangelo e da ciò che viene dichiarato in documenti e statuti che descrivono l’identità e l’appartenenza ad una associazione ecclesiale”. Così monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, si è rivolto questa mattina all’Assemblea generale dell’Aris (Associazione religiosi Istituti socio sanitari) con un messaggio letto da don Carmine Arice, direttore dell’Ufficio nazionale per la pastorale della salute. Mons. Galantino ha richiamato le parole pronunciate da Papa Francesco al Convegno nazionale di Firenze: “Mi piace una Chiesa italiana inquieta, sempre più vicina agli abbandonati, ai dimenticati, agli imperfetti. Desidero una Chiesa lieta col volto di mamma, che comprende, accompagna, accarezza”. Per il segrteario generale della Cei, “ogni associazione che si sente davvero appartenente alla comunità ecclesiale italiana deve lasciarsi provocare profondamente da questo discorso programmatico”: “Mi è noto che siete in una fase di revisione dello Statuto e di rinnovo delle cariche. Il momento è propizio per rileggere il senso e la modalità della Vostra presenza alla luce dell’attuale Magistero Pontificio, per una rinnovata fedeltà al Vangelo e al carisma fondazionale”.

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