Messaggio Giornata pace: mons. Pennisi (Monreale), “educare e riabilitare ogni persona”

“La comunità cristiana è chiamata ad educare, aiutare, riabilitare, far sentire ciascuna persona degna di essere amata e di essere promossa nella vita sociale”: lo ha detto monsignor Michele Pennisi, arcivescovo di Monreale, nell’intervento inviato alla conferenza stampa di presentazione del Messaggio del Papa per la 49ma Giornata mondiale della pace. Richiamano l’invito di Francesco affinché la Chiesa sia credibile e testimoni in prima persona la misericordia per vincere l’indifferenza, monsignor Pennisi ha ricordato le sue esperienze pastorali con i detenuti a Roma, prima da seminarista e poi da rettore del Collegio Capranica. Da più di due anni è arcivescovo di Monreale “dove non c’è nessun carcere” ma in alcune parrocchie e strutture della arcidiocesi sono ospitati detenuti che scontano pene alternative. “Lo scorso 9 dicembre, all’indomani dell’apertura del Giubileo della misericordia, dopo aver ottenuto i relativi permessi e in comunione con il nuovo arcivescovo di Palermo don Corrado – racconta -, assieme ad alcuni professori e studenti del Parlamento della Legalità, ho incontrato i detenuti della casa circondariale dell’Ucciardone a Palermo. In un clima di grande commozione dopo aver commentato la parabola del Padre misericordioso che accoglie il figlio prodigo e l’episodio dell’incontro di Gesù con Zaccheo il pubblicano, ho parlato ai detenuti della modalità di ottenere l’indulgenza del Giubileo in carcere, ogni volta che passeranno per la porta della loro cella, rivolgendo il pensiero e la preghiera al Padre ricco di misericordia”. Parecchi di loro, ha aggiunto, “avevano le lacrime agli occhi e mi hanno chiesto di ringraziare a nome loro papa Francesco”.

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