“La misericordia non è solo un fatto solo morale, ma mentale e intellettuale: è libertà del pensiero. Francesco sta dando le chiavi profonde per combattere l’indifferenza. Sta dando la base culturale per combattere la corruzione capendola nel quadro più ampio della crisi del tempo attuale che è crisi culturale”. Ne è convinto Vittorio V. Alberti, officiale del Pontificio Consiglio della giustizia e della pace, intervenuto oggi alla presentazione in sala stampa vaticana del messaggio del Papa per la Giornata mondiale del 1° gennaio. “La mancanza di senso – prosegue Alberti – è la maggiore sofferenza”. Francesco “sta dicendo che occorre una risposta culturale, una filosofia della storia, in nome della quale combattere la corruzione. Ma come si può concepire una cultura se si è indifferenti alla cultura stessa? Se si è indifferenti al passato, senza il quale non è concepibile il futuro? La cultura è identità ed è quindi la risposta come rinnovata cultura cosciente del passato e curiosa di esso”. La parola chiave, secondo Alberti, è cultura. “Francesco parla a educatori e formatori” e a tutti coloro che “formano nella libertà le coscienze” perché “la lotta all’indifferenza, contro la corruzione”, che il Papa definisce “cancro sociale”, passa “da qui”.

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