Eurozona: Dijsselbloem, “Più convergenza” tra i Paesi della moneta unica. “Pragmatismo e visione del futuro”

Jeroen Dijsselbloem, presidente dell’Eurogruppo

(Strasburgo) – “La questione chiave è questa: quanta sovranità vogliamo condividere per la gestione dell’Eurozona?”. Jeroen Dijsselbloem, presidente dell’Eurogruppo, interviene nell’emiciclo del Parlamento europeo, riunito in sessione plenaria, e discute – per la prima volta nella storia di questa istituzione Ue – con gli eurodeputati i passi futuri della moneta unica e della governance finanziaria. Un discorso dai forti accenti europeisti, che identifica nella crescita economica, nella valorizzazione della capacità produttiva dei Paesi Ue e nella lotta alla disoccupazione le priorità da seguire in questa “fase di lieve ripresa economica”. Dijsselbloem indica l’urgenza di fissare grandi “obiettivi comuni”, da costruire mediante una “condivisione” di poteri e di responsabilità: da qui l’accento sulla progressiva cessione di sovranità, “per coordinare le nostre politiche economiche, rafforzare la crescita, proseguire sulla via delle riforme, creare lavoro, ridurre il debito pubblico degli Stati”. “Pragmatismo e visione del futuro” sono, per il presidente dell’Eurogruppo, le due linee da seguire. Con un maggior coordinamento delle politiche economiche, la possibilità di creare un sistema sano e competitivo, e “un’accresciuta capacità di valutare le ricadute delle scelte nazionali sull’intera Eurozona”, ovvero “maggiore convergenza” delle economie dei 19 Paesi che hanno finora adottato l’euro.

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