Cop21: Masullo (Greenaccord), “permangono motivi di grande preoccupazione”

“La firma del cosiddetto Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici è stata accolta con entusiasmo dai partecipanti, delegazioni ufficiali ed ambientalisti, ma leggendo con attenzione il documento permangono motivi di grande preoccupazione”. Lo sostiene Andrea Masullo, direttore scientifico di Greenaccord, per il quale “l’Accordo di Parigi si fonda su impegni volontari insufficienti, che allo stato attuale aprirebbero scenari di aumento delle temperature medie globali intorno ai 3°C rispetto al periodo pre-industriale, pur dichiarando di perseguire l’obiettivo ambizioso di restare al di sotto del limite di 1,5°C, ritenuto, in uno studio pubblicato dai più illustri climatologi mondiali guidati da James Hansen, l’aumento sperimentato con conseguenze catastrofiche durante la precedente fase climatica di 100.000 anni fa”. Secondo Masullo, “nonostante le previste revisioni periodiche degli impegni nazionali volontari ed alcune importanti novità che ci fanno continuare a sperare, non c’è l’auspicata svolta etica per il superamento dell’attuale paradigma tecnocratico fondato sul consumismo e sulle fonti energetiche fossili che sta conducendo l’umanità verso la catastrofe”. Per l’esperto, è “invece positiva la convergenza sul riconoscere il diritto dei paesi poveri e in via di sviluppo a ricevere un adeguato sostegno finanziario per conseguire la necessaria crescita economica seguendo percorsi low carbon sostenibili, anche se tali aiuti richiedono chiare precisazioni sulle modalità con cui verranno gestiti ed indirizzati fra i diversi paesi e le diverse tipologie di azione, e le cifre attualmente previste appaiono insufficienti”.

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