Migliaia di persone hanno partecipato domenica scorsa, sul sagrato della cattedrale di Santa Cruz de la Sierra, alla messa funebre del cardinale boliviano Julio Terrazas, deceduto mercoledì scorso all’età di 79 anni. La Messa, cui hanno preso parte i vescovi boliviani e numerosi sacerdoti, è stata celebrata dal suo successore, l’arcivescovo di Santa Cruz, monsignor Sergio Gualberti, che nell’omelia ha messo in luce la testimonianza evangelica e il coraggio del cardinale, che – secondo il presule – ha ricevuto calunnie e attacchi per le sue denunce contro il narcotraffico e la corruzione da parte di fazioni meschine e da ideologie totalitarie”. La sua vicinanza al popolo ha sempre infastidito i potenti di turno, sia durante il periodo della dittatura sia, in anni più recenti, durante la presidenza di Evo Morales. Monsignor Gualberti ha ricordato il cardinale come appassionato difensore dei lavoratori, dei minatori, degli ultimi, della pace e della riconciliazione, avendo sempre il vangelo come stella polare