Mafia: mons. Morosini (Reggio Calabria-Bova), “debellare tra noi la mafiosità”. “Fratelli ‘ndranghetisti convertitevi!”

“Il fenomeno della corruzione dilaga in mezzo a noi” ed è “un atto di misericordia verso la collettività assumersi la responsabilità di scelte libere, ponderate e pulite, soprattutto quando siamo chiamati a dare la nostra fiducia a chi deve guidarci, rappresentarci o amministrarci”. Lo ha detto ieri monsignor Giuseppe Fiorini Morosini, aprendo la Porta Santa della Cattedrale di Reggio Calabria. In questo senso, “è atto di misericordia non sostenere candidature di persone che hanno già dato segni di cattiva amministrazione, barattando il nostro voto con la promessa di favori”. È quindi “necessario” “sconfiggere la subcultura, che serpeggia in mezzo a noi, in forza della quale ci sentiamo più bravi se riusciamo a trovare il modo per imbrogliare lo Stato. Dobbiamo debellare tra noi la mafiosità”. Terza preoccupazione di mons. Morosini quella della criminalità organizzata, che nell’omelia ha definito “una triste piaga”. “Fratelli ‘ndranghetisti, sappiamo come i vostri loschi affari, economici e criminali, tengono sotto scacco la nostra Regione e la nostra città: Dio vi offre l’occasione di mollare la presa che avete sulla nostra vita sociale, economica e politica. Avete contribuito a distruggere la nostra terra: convertitevi!”. Per mons. Morosini “è necessario costruire in mezzo a noi una cultura di riconciliazione e di perdono, a salvaguardia della convivenza civile, del lavoro politico, del rilancio economico e della stabilità della famiglia stessa”.

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