Rescritto Papa cause nullità matrimoniale: Pinto (Rota Romana), “perfettamente coerente” con la visione di Francesco

“Il rescritto deciso da Papa Francesco sulla riforma del processo matrimoniale introdotta dai due Motu Proprio del 15 agosto 2015 mostra con chiarezza che la riforma giuridica è perfettamente coerente con la visione ecclesiologica propria del suo pontificato, come egli stesso l’ha chiaramente confermata negli atti di queste ultime settimane, dopo averla via via delineata nel suo magistero fin dall’inizio”. A sostenerlo è mons. Pio Vito Pinto, decano della Rota Romana, illustrando e commentando per Radio Vaticana il nuovo documento di Francesco. Il riferimento è all’omelia della Messa di apertura dell’anno giubilare e all’importante discorso commemorativo del cinquantesimo anniversario dell’istituzione del Sinodo dei vescovi: “Su queste basi ecclesiologiche riposa il rescritto pontificio che oggi si pubblica, articolato in due parti, definitivamente interpretativo e integrativo dei due Motu Proprio”, spiega Pinto. Nella prima, “poiché ogni legge di portata epocale qual è la legge di riforma del processo matrimoniale, incontra comprensibili resistenze, il Papa ha voluto ribadire che la legge è ormai promulgata ed esige l’osservanza”. Nella seconda parte il rescritto riguarda specificamente la Rota Romana come Tribunale apostolico, “che si è sempre distinto per la sapientia nelle sue decisioni giurisprudenziali, della quale è un’espressione il ritorno alla formula del dubbio generico”, a differenza dei Tribunali inferiori, dove “rimane invece l’obbligo del dubbio specifico, come può essere per esempio l’esclusione della prole”. Il testo, conclude Pinto, tutela “da un lato la difesa in sé della verità del vincolo matrimoniale, dall’altro il diritto del battezzato a ricevere dalla Chiesa la dichiarazione sollecita e gratuita di tale verità del vincolo stesso”.

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