Papa Francesco: rescritto, “la Rota Romana giudichi le cause secondo la gratuità evangelica”

“La Rota Romana giudichi le cause secondo la gratuità evangelica, cioè con patrocinio ex officio, salvo l’obbligo morale per i fedeli abbienti di versare un’oblazione di giustizia a favore delle cause dei poveri”. È una delle norme inserite nella seconda parte del rescritto del Papa sulle cause di nullità matrimoniale, che riguarda le attività della Rota Romana come Tribunale apostolico. Nel testo, si ritorna all’antica formula del dubbio generico e si esclude l’appello “contro le decisioni rotali in materia di nullità di sentenze o di decreti”. “Dinanzi alla Rota Romana – si legge nel rescritto – non è ammesso il ricorso” per una nuova causa, “dopo che una delle parti ha contratto un nuovo matrimonio canonico, a meno che consti manifestamente dell’ingiustizia della decisione”. Il decano della Rota Romana, inoltre, “ha la potestà di dispensare per grave causa dalle Norme Rotali in materia processuale”. “Come sollecitato dei Patriarchi delle Chiese Orientali – scrive Francesco – è rimessa ai tribunali territoriali la competenza sulle cause connesse con le cause matrimoniali sottoposte al giudizio della Rota Romana in grado d’appello”. “Possano i fedeli, soprattutto i feriti e infelici, guardare alla nuova Gerusalemme che è la Chiesa come Pace della giustizia e gloria della pietà”, conclude Francesco citando il profeta Baruc.

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