Giubileo: Sereni (Acli.it) a Copercom, “chi ha paura della misericordia?”

“Non una ma tante porte aperte in ogni dove. Porte aperte alla vita quotidiana, alla storia delle persone, alle loro attese, alle loro miserie, al loro desiderio profondo di senso. Porte aperte ogni giorno per i cuori di ciascuno e non alle folle oceaniche di un giorno. È l’ennesimo segno che Papa Francesco ha voluto consegnare alla Chiesa e al mondo per il Giubileo straordinario della Misericordia. In pratica, un Giubileo ‘al quadrato’”, lo scrive Simone Sereni (web content e social media editor Acli.it) in una riflessione pubblicata oggi dal Copercom (“Chi ha paura della misericordia?”). “Il Papa ha voluto che i pellegrini trovino la misericordia in ogni città, anche nelle capitali dei paesi in guerra, anche nelle carceri, negli ospedali e nei luoghi di accoglienza dei più poveri”. In Rete, prosegue Sereni, “sono in forte ascesa, rispetto agli standard, le ricerche su Google dell’etimo delle parole ‘misericordia’ e ‘giubileo’”. Anche se “l’apertura della Porta santa” ha “avuto poco appeal nelle home page dei principali organi di informazione internazionali”. Ma occorre “guardare – anche giornalisticamente – quest’anno giubilare nella logica dell’avvenimento spirituale e quotidiano e non in quella dell’evento”. Inoltre, “osservare come la porta della misericordia, a differenza di quella della norma o dell’ideologia, è davvero molto stretta: richiede di farci piccoli e a nostra volta pronti a perdonare, ma è un varco sempre aperto. E questa misericordia – così profondamente bella ed esigente – fa paura”.

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