Diocesi: Teramo, lettera pastorale del vescovo sulla misericordia

foto SIR/Marco Calvarese

È appena stata pubblicata la nuova Lettera pastorale del vescovo di Teramo-Atri, monsignor Michele Seccia, dal titolo “Dio di Misericordia. Per un cammino comune nell’Anno giubilare”, con la quale il presule traccia un cammino per aiutare la diocesi a vivere il Giubileo. La Lettera pastorale ripercorre, con continui richiami, la “Misericordiae vultus” di Papa Francesco, bolla di indizione dell’Anno santo. Perché la misericordia? Perché “è la legge fondamentale che abita nel cuore di ogni persona quando guarda con occhi sinceri il fratello che incontra nel cammino della vita”. Essa è anche l’architrave che sorregge la vita della Chiesa. La misericordia – ricorda Seccia, in un’ottica di ritorno – “esige concreti gesti” che “devono trasfigurarsi in un impegno concreto nelle relazioni familiari e amicali; nei luoghi di lavoro e di svago; nelle comunità parrocchiali e in tutti i luoghi del nostro abitare”. La misericordia deve tradursi in “opere”, opere di misericordia corporali e spirituali. La diocesi è molto impegnata su questi fronti con opere e istituzioni che realizzano la “fantasia della carità”. In questo Anno santo, il vescovo invita la comunità a mettersi in cammino, a fare l’esperienza del pellegrinaggio, come segno penitenziale e di conversione, simbolo del cammino di fede. “Dal modo come vivremo questo tempo – conclude mons. Seccia – dipenderà la possibilità di dare un volto nuovo alle nostre comunità: dalla famiglia, alla parrocchia, all’associazione, al movimento ed anche al gruppo di amici”. La Lettera è reperibile in Curia, nella libreria cattolica, nelle parrocchie. Può essere consultata anche sul sito diocesano .

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