Convegno educatori Acr: Giaccardi (sociologa), “non rinunciate al sogno dell’impossibile”

Il primato della relazione, lo sforzo di entrare nella testa dei bambini e di guardare la realtà dal loro punto di vista, l’importanza di ‘trasmettere’, di pregare per “dire grazie del bello che abbiamo ricevuto” e di coltivare “la memoria che è la condizione delle gratitudine”. Sono alcune parole chiave indicate questa sera da Chiara Giaccardi, docente di  antropologia e sociologia delle comunicazioni all’Università cattolica di Milano e mamma di sei figli, ai 700 educatori dell’Azione cattolica ragazzi (Acr), riuniti da oggi a domenica a Roma per il convegno “All’altezza del loro cuore. Con i piccoli trasfigurare l’umanità e abitare la città”. Un’altra parola chiave è mistica: “Il n. 87 dell’Evangelii Gaudium – ha fatto notare –  parla della mistica del vivere insieme, che è il vivere qui e ora con un’apertura all’altro, all’altrove che dilata la profondità del nostro presente”. La mistica , secondo Giaccardi, “ci aiuta a vivere il presente con l’apertura del desiderio e della fratellanza”.Richiamando il convegno di Firenze, Giaccardi ha parlato di “umanesimo in ascolto, concreto, plurale, aperto alla trascendenza”, e ha ripercorso il ruolo e il contributo dei giovani, in particolare la necessità di “fare un falò dei nostri divani”. “L”umanesimo che ci è arrivato dai giovani – ha sintetizzato – è stato un umanesimo tattile, un abbraccio di carne alla croce”. “Non rinunciate al sogno dell’impossibile”, l’esortazione conclusiva agli educatori Acr.

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