Cina: le comunità cattoliche cinesi aprono le loro “porte sante”

Anche in Cina le comunità cattoliche stanno vivendo l’apertura del Giubileo straordinario della misericordia. Molti vescovi hanno scritto una loro lettera pastorale sull’argomento. Le singole comunità hanno intensificato l’impegno spirituale con i pellegrinaggi, la partecipazione alla Messa e agli incontri di preghiera, oltre a collegare il tema della misericordia con la realtà della propria comunità. In programma anche le opere di misericordia raccomandate dal Papa: visite ai malati, agli anziani, ai disabili, agli orfanotrofi. Secondo le informazioni riportate dall’Agenzia Fides, oltre 5 mila fedeli della diocesi di Zhou Zhi, della provincia dello Shaan Xi, hanno partecipato all’apertura dell’Anno giubilare presieduta dal vescovo ordinario mons. Wu Qin Jing l’8 dicembre, con l’apertura della “porta della misericordia” della cattedrale. Nella stessa diocesi, il 12 e 13 dicembre saranno aperte le porte della misericordia del Santuario della Croce e del Santuario dedicato a Nostra Signora della Cina. Analogo rito si è svolto in tante altre diocesi della Cina continentale, tra cui la diocesi di San Yuan, Wen Zhou della provincia di Zhe Jiang, la diocesi di Zheng Zhou della provincia di He Nan, la diocesi di Zhan Jiang della provincia di Guang Dong, Cheng Du della provincia di Si Chuan, Jiang Xi, ecc.

La diocesi di Hai Men, nella provincia di Jiang Su, ha scelto l’inculturazione come tema della celebrazione diocesana dell’Anno della Misericordia: la porta della cattedrale e del santuario mariano della diocesi saranno aperte il 13 dicembre. Nella sua lettera pastorale l’amministratore apostolico della diocesi di Ha er bin ha sottolineato l’importanza di “guardare il volto del Signore” e che “misericordia è anche inclusione”, senza dimenticare che “la misericordia ha bisogno di pentimento per l’indifferenza verso i deboli”.

 

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