Profughi: Commissione, procedura contro Italia. Sassoli (Parlamento Ue), “gesto autolesionista”

(Bruxelles) “Non ci aspettavamo” che il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker, “facesse indossare alla sua Commissione l’abito del gendarme, in un momento in cui tanti governi non hanno ottemperato agli obblighi di redistribuzione dei richiedenti asilo in Europa”. Sulla procedura di infrazione contro l’Italia e altri quattro Paesi, aperta oggi dall’Esecutivo Ue in materia di controllo dei profughi in arrivo in Europa, interviene il vicepresidente del Parlamento europeo, David Sassoli. La Commissione imputa all’Italia la mancata identificazione di una parte dei migranti. “La Commissione europea ha compiuto un gesto autolesionista”, spiega Sassoli. “Il nostro Paese ha fatto il massimo e molto di più di quanto hanno fatto finora tanti Stati europei”. La decisione assunta contro l’Italia – ma anche contro Grecia e Malta, in prima fila sul fronte dell’accoglienza – sta suscitando dibattito nelle istituzioni comunitarie. Sassoli aggiunge: “Abbiamo impiegato uomini, mezzi e risorse per salvare tante vite umane in nome di valori europei e per rispettare le norme del diritto internazionale. Invece di concentrarsi sulle modifiche al Trattato di Dublino, la Commissione europea colpisce l’Italia e offre sponda a quanti in questi anni chiedevano respingimenti e chiusure delle frontiere in un momento in cui il vento nazionalista torna a soffiare con prepotenza”.

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