Filippine: i vescovi vietano nelle Chiese nuove statue o immagini in avorio

Il presidente della Conferenza episcopale filippina ha emesso una direttiva che vieta l’uso di nuove statue e immagini d’avorio nelle Chiese. A preti e vescovi filippini sarà proibito benedire oggetti di devozione – o accettare doni – realizzati in avorio. L’iniziativa volta a salvaguardare gli animali selvatici e la biodiversità trae ispirazione dall’enciclica di Papa Francesco “Laudato si'”. “Nemmeno la bellezza del lavoro artistico può giustificare lo scempio degli animali selvatici”, ha precisato  in una nota monsignor Socrates B. Villegas, arcivescovo di Lingayen Danupan e presidente dei vescovi filippini: “Siamo tutti collegati, perciò è necessario sviluppare una spiritualità di solidarietà globale”, un aspetto spesso trascurato nella vita ecclesiale. “Le nostre acque e i nostri mari sono saccheggiati – ha osservato -, la fauna selvatica è oggetto di commercio”. “La Chiesa deve fare la sua parte”. Gli oggetti storici in avorio o altri materiali che appartengono a specie protette possono continuare ad essere usati a scopo devozioni. Le Filippine sono considerate tra i 9 Paesi e territori più coinvolti nel traffico illegale di avorio, un punto di transito tra Africa e Paesi asiatici verso la Cina. I vescovi erano già intervenuti nel 2012 su questo tema.

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