Il presidente del Comitato centrale dei cattolici tedeschi (Zdk), Alois Glück, ha espresso la sua opinione sulla discussione parlamentare in corso al Bundestag sul suicidio assistito e l’eutanasia. In un colloquio con il Muenchner-kirchennachrichten, portale dei media dell’arcidiocesi di Monaco-Frisnga, Glück ha collegato la decisione che prenderà il Bundestag con la legge sull’ampliamento delle cure palliative e il potenziamento degli hospice, votata ieri: “Ognuno vede che non è sufficiente, per così dire, parlare solo di divieti, ma che si deve anche dare una risposta positiva per i timori della gente, alle loro preoccupazioni per quanto riguarda il dolore, la solitudine e la perdita di autodeterminazione – ha detto il presidente della Zdk -. Per le cure palliative, c’è stato un ampio accordo nel Bundestag”. Per questo motivo c’è bisogno di una legge che regolamenti il suicidio assistito: “Abbiamo una legislazione vecchia di 100 anni e significa che in Germania il suicidio e il suicidio assistito non sono perseguiti – ha detto Glück – e ci sono sviluppi che sempre più supportano in modo organizzato gli aiuti al suicidio”. Per l’esponente cattolico “è un business realizzato, in parte, in maniera scandalosa”.