Cardinale Betori: “La Pira, orientato a Cristo” e per questo “aperto ai fratelli”

“Essere cristiani significa rapportarsi alla persona di Gesù Cristo in modo tale da spossessarsi del proprio io fino a orientare verso di lui tutta l’esistenza”. Di questo “era ben consapevole Giorgio La Pira, che dalla fede in Cristo, dalla consegna di se stesso a lui, ha tratto il significato della propria vita e l’ispirazione di ogni sua scelta”. Lo ha affermato il cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, nell’omelia alla messa celebrata ieri sera nella basilica di San Marco, nel 38° anniversario della morte del Servo di Dio Giorgio La Pira, figura politica di spicco nell’Italia del dopoguerra e a lungo sindaco del capoluogo toscano. Betori ha spiegato: “Per La Pira l’appartenenza a Cristo, vissuta con tanta intensità e pienezza, non si fermava alla propria persona: per lui Cristo è il perno intorno a cui ruota l’intero cammino dell’umanità”. “Riconoscerci orientati a Cristo implica un’apertura senza riserve verso di lui, ma si compie solo nell’apertura senza riserve verso i fratelli”. Di questa apertura – da qui il messaggio per l’oggi – “è stato efficace testimone Giorgio La Pira, che anche nelle vicende più drammatiche del suo tempo, nelle guerre e nelle divisioni, cercava elementi di unità”.

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