Svizzera: lettera dei vescovi sulla collaborazione tra preti, diaconi e operatori pastorali

“La rapida trasformazione della nostra società, percepibile da tutti, concerne anche la Chiesa. Oggi i cattolici praticano la loro fede in modo diverso da pochi decenni fa. I preti giovani si son fatti rari, il numero degli assistenti pastorali regredisce, le strutture pastorali tradizionali non corrispondono più in molti luoghi alle esigenze del nostro tempo”. Sono le prime righe di una lettera diffusa oggi dalla Conferenza episcopale svizzera sul tema: “La collaborazione tra presbiteri, diaconi e operatori/operatrici pastorali nell’ambito della celebrazione eucaristica”. “Le diocesi si confrontano con le nuove esigenze e adattano le loro strutture pastorali e questo determina in taluni fedeli e pastori angoscia e incertezza. Noi vorremmo, con il presente messaggio, offrirvi delle piste di orientamento e darvi il nostro sostegno su due punti”: “la celebrazione dell’Eucaristia e la collaborazione tra preti, diaconi e assistenti pastorali laici”. Il testo completo è disponibile nelle tre versioni linguistiche della Chiesa elvetica: tedesco (http://www.bischoefe.ch/), francese (http://www.eveques.ch/) e italiano (http://www.ivescovi.ch/). “Cinquant’anni fa nella pastorale e nella catechesi eravamo attivi quasi solo preti e suore, mentre oggi il numero dei diaconi e degli operatori laici prevale. Si tratta di uno sviluppo confortante, che permette ai vari carismi, differenti e complementari, di testimoniare l’esistenza di un solo corpo costituito da molte membra”.

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