Sanità: Fatebenefratelli, l’ospitalità è la nostra “carta d’identità”

L’ospitalità è la "carta d’identità" dell’Ordine Ospedaliero San Giovanni di Dio. È quanto si legge nel contributo della Provincia Lombardo Veneta dei Fatebenefratelli al Convegno ecclesiale nazionale di Firenze, che si aprirà il 9 novembre sul tema: "In Gesù Cristo un nuovo umanesimo". "Nel momento in cui la Chiesa italiana si profonde in un rinnovato impegno per l’umanesimo integrale – si legge nel documento – riteniamo che il cambio di passo descritto dalla Carta dell’Ordine e dal Capitolo generale debba inverarsi nel rapporto con il malato ma innanzi tutto nello stile apostolico dei nostri collaboratori laici che professino la fede cristiana". Questa visione, tuttavia, "anche nel mondo della salute si scontra con la cultura attuale, laddove quest’ultima legittima aberranti pratiche contro la persona umana, e con l’economia che categorizza il malato in relazione alla propria capacità di spesa, con l’inevitabile abbandono dei meno abbienti. Si tratta di una deriva silenziosa e spesso inconsapevole che discende dall’antropologia relativistica e rispetto alla quale papa Francesco ci mette in guardia". Tra gli impegni dei Fatebenefratelli: "Ribadire il carattere sacro e inviolabile della vita umana e l’impegno concreto a favore di essa, riaffermare il diritto alla morte naturale, evitando l’accanimento terapeutico e l’eutanasia, e rivendicare il diritto alla assistenza degli anziani, delle persone con disabilità, dei malati terminali e dei morenti".” “

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