Repubblica Centrafricana: mons. Coppola (nunzio), "gioia" e "orgoglio" per apertura porta santa da parte di papa Francesco

L’apertura, da parte di papa Francesco, della Porta Santa della cattedrale di Bangui durante il suo viaggio apostolico in Africa "è una notizia che ha colto tutti di sorpresa. Non s’era mai sentito che un Giubileo mondiale cominciasse fuori da Roma, ma, per usare una bella immagine tante volte ripresa da Papa Francesco, egli – e tutta la Chiesa con lui – vuole piantare un ospedale da campo accanto alle parti in conflitto". Lo afferma monsignor Franco Coppola, nunzio apostolico nella Repubblica Centrafricana e in Ciad (clicca qui). L’annuncio, racconta il nunzio, è stato accolto "con gioia e anche – se vogliamo – con un pizzico di orgoglio, per il privilegio fatto al Centrafrica, Paese abituato ad essere sempre agli ultimi posti in tutte le classifiche. Sarà invece il primo a ricevere la grazia dell’infinita misericordia di Dio". "Ovviamente – prosegue – i fedeli hanno anche percepito che il Papa, in questo modo, dà loro una consegna, indica una strada per uscire dal conflitto e recuperare la pace: la strada della misericordia. Non è facile parlare di misericordia quando le ferite bruciano ancora. Per questo, la Chiesa ha lanciato un articolato programma di preparazione spirituale, perché il Santo Padre trovi un terreno ben lavorato, capace di accogliere la sua parola".

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