Vedove consacrate: p. Ribaudo (Palermo), difendere la presenza “per quello che è non per quello che fa”

“La vedova è l’icona di Cristo Gesù nella Chiesa, che si piega sui bisogni degli uomini come la Veronica”. È quanto ha affermato padre Giacomo Ribaudo, parroco del santuario dei Decollati a Palermo, durante il terzo convegno nazionale dell’Ordo Viduarum, svoltosi a Roma alcuni giorni fa. Nella sua relazione, diffusa oggi, padre Ribaudo ha parlato del “compito pastorale della vedova nell’ambito della misericordia”. “Nel capitolo 8 del Vangelo di Luca – ha ricordato – insieme ai discepoli sono presenti le donne. Donne che sono passate dall’aiuto ricevuto all’aiuto offerto, dalla misericordia accolta alla misericordia elargita”. Come ha scritto il card. Tettamanzi in “La vedova cristiana” citando sant’Ambrogio, “la vocazione della vedova è offrire la vita” e “la consacrazione è fare offerta di sé nella maniera completa”. Per questo “la consacrata sa mettere ogni cosa al suo posto e all’interno delle scelte il primo posto può e deve essere il Signore”. Secondo padre Ribaudo è necessario quindi “difendere la presenza della vedova per quello che è non per quello che fa”.

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