Vedove consacrate: don Palma, “misericordia come attesa” dell’uomo da parte di Dio

“Il perdono di Dio giunge all’uomo in modo efficace”. Lo ha ricordato don Edoardo Palma, dottore in Sacra Scrittura, intervenendo alcuni giorni fa al terzo convegno nazionale dell’Ordo Viduarum. Nella sua relazione, la cui sintesi è stata diffusa oggi, don Palma ha ripercorso la parabola del “figlio ritrovato” per parlare del “Dio ‘ricco di misericordia’”. Al tempo di Gesù, “autorità religiose, scribi e farisei non si sentivano padri”, ha affermato: “Chi è il padre? Colui che in modo gioioso riabbraccia il figlio che nonostante gli errori vuole tornare”. “Il padre – ha proseguito – non impedisce al figlio di partire”, così come “Dio non costringe nessuno a volergli bene” perché ne “rispetta la volontà”. Nella parabola commentata “il Padre ricompare quando il figlio comincia a riflettere. Dio è in atteggiamento di pazienza e di speranza”. E anche col figlio maggiore il padre ha “tanta pazienza”, perché “pur rimanendo in casa non ha capito niente del padre”. Per don Palma “quando il figlio perde la sua verità andando via, il padre non perde la sua verità” e “esprime la sua misericordia come attesa”. “Si impegna a ridare al figlio tutta la sua verità di figlio” e “perché concretamente questo avvenga, l’uomo deve prendere coscienza” altrimenti “la misericordia rimane in attesa”. È necessaria la “consapevolezza della verità di Dio” ma ci vuole “anche l’impegno da parte dell’uomo”, ha concluso don Palma.

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