Malattia e fede: a Napoli un convegno ecumenico e interreligioso

Protestanti, cattolici, ebrei e ortodossi, docenti universitari, esperti di bioetica e medici si incontreranno il 28 novembre a Napoli (hotel Terminus, ore 9) per discutere del rapporto tra malattia e fede. Il convegno, intitolato “Malattia e fede. Riflessioni di fronte alla sofferenza e al dolore”, è promosso dalla Fondazione evangelica Betania in collaborazione con il Sae (Segretariato ecumenico per le attività ecumeniche) di Napoli.  “Nel nostro ospedale – spiega Luciano Cirica, vicepresidente della Fondazione evangelica Betania – constatiamo quotidianamente che dovunque si manifesta la malattia, il dolore e anche la morte, si determina anche una domanda pressante e forte sul senso del limite umano, del fine ultimo della vita e quindi della fede, di qualsiasi fede”. Quando ci si rivolge a Dio per chiedere guarigione dalla malattia non sempre arrivano le risposte che ci aspettiamo. “A volte le malattie si  vincono – continua Cirica -, altre volte ci sovrastano e ci abbattono. Abbiamo dunque sbagliato a rivolgerci a Dio. No, non è mai sbagliato. Ma una cosa è chiedere, un’altra è pretendere”. Il convegno intende riflettere dunque sull’importanza di aiutare il malato non solo con la cura del corpo ma anche con un supporto psicologico e spirituale.

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