Cardinale Scola: l’Expo “può ridare il gusto della cittadinanza comune”

“Ecco il segreto della santità cristiana: di quella straordinaria e di quella quotidiana. Una santità che è fonte di speranza per il mondo. Uomini e donne, attraversati dalla consapevolezza dell’amore di Cristo, diventano fattivi operatori di pace e di misericordia nelle nostre società e culture. E tutti noi sappiamo quanto nella nostra Italia ci sia bisogno di tali protagonisti a tutti i livelli, soprattutto nella vita pubblica”. Così si è espresso l’arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola, nell’omelia pronunciata ieri in duomo durante la messa nella solennità di Tutti i Santi. L’arcivescovo ha quindi applicato questo “segreto” all’Expo, evento che in questi mesi ha segnato la vita di Milano e del Paese, chiudendo i battenti a fine ottobre. “Ieri abbiamo concluso Expo 2015, un grande gesto che può ridare il gusto della cittadinanza comune soprattutto se insistiamo su temi decisivi come la lotta alla povertà, la sconfitta della fame nel mondo, la richiesta di un più giusto rapporto tra economia di produzione ed economia finanziaria, una giustizia piena di equità, un nuovo stile di cittadinanza che sappia accogliere persone che vengono a noi per bisogno e dal bisogno”. Al termine della celebrazione il cardinale Scola ha collocato in duomo in modo definitivo il reliquiario del neo Beato Paolo VI.

 

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