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Austria: arcidiocesi di Vienna avvia un nuovo ostello per ragazzi e giovani rifugiati

Saranno 58 i giovani rifugiati che troveranno aiuto e un alloggio sicuro nell’ex convento dei Servi di Maria, a Vienna: 45 minori non accompagnati rifugiati – 7 ragazze e 38 ragazzi – e 13 giovani-adulti, la maggior parte provenienti dal campo profughi di Traiskirchen, che in attesa dell’ottenimento dell’asilo vivranno in sicurezza nei locali passati alla proprietà dell’arcidiocesi viennese e gestiti dalla Caritas. I locali sono stati inaugurati ieri dall’arcivescovo di Vienna, il cardinale Christoph Schönborn, con il presidente della Caritas austriaca, mons. Michael Landau e rappresentanti del comune viennese. Schönborn ha riflettuto sugli attentati terroristici di Parigi, sottolineando il timore che possano aumentare i pregiudizi nei confronti dei rifugiati e degli emigrati: ma se la paura può essere comprensibile e giustificata, ha affermato, essa “dovrebbe essere il principio guida della società”. “Bisogna superare la paura come sconfitta, che è una cosa umana”, ha aggiunto l’arcivescovo, ma la società non deve deviare dall’avere l’umanità al centro “per fornire protezione a tutti coloro che ne hanno bisogno”. La scelta di trasformare l’ex convento dei Servi di Maria in ostello per giovani rifugiati ha allontanato il rischio che la struttura fosse trasformata in un residence di lusso, il che avrebbe assicurato guadagni anche per l’arcidiocesi.

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