Selezione embrioni: Amci, “la vita va sempre tutelata”

“La comunità internazionale definisce l’inizio della vita nel ‘Day one’, che è il giorno in cui l’organismo unicellulare di 46 cromosomi, derivato dall’unione di un gamete maschile con uno femminile, diventa ‘manager’ della sua vita e ‘active orchestrator’ di un’incisiva cooperazione con la madre, che lo ‘ospiterà’ per 9 mesi prima della nascita. Intervenire nell’arco di questo processo con la selezione genetica rappresenta una violenza inaudita sugli embrioni destinati ad essere inclusi o esclusi da un percorso di vita”. È il commento, in una nota, dell’Associazione medici cattolici italiani (Amci) alla recente sentenza della Corte Costituzionale sulla selezione degli embrioni. “Tutte le società e le comunità internazionali devono interrogarsi sulla genesi della vita e preoccuparsi di mettere un argine ad una discriminante selezione eugenetica e devono interrogarsi ancora sul gelido destino degli embrioni scartati ai quali è impedito di ‘parlare’, sin dai primi istanti, precocemente con la madre”, prosegue la nota. “I medici cattolici, in risposta alla Consulta che dice sì allo scarto di embrioni, ribadiscono che la vita umana va tutelata sempre. L’embrione ha il diritto di ‘parlare’ biochimicamente con la madre anche in quel delicato periodo che corrisponde alla fase del pre-impianto. Ogni manipolazione in questo momento rappresenta assoluta violenza sull’embrione che non ha ‘voce’ per richiedere il suo diritto alla vita”, conclude la nota.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori

Informativa sulla Privacy