Austria: Conferenza episcopale, oltre un terzo dei richiedenti asilo ricevo assistenza dalla Chiesa

Rifugiati, Sinodo sulla famiglia, matrimonio, ecologia e la Bibbia dei giovani sono i cinque temi trattati dall’Assemblea plenaria autunnale della Conferenza episcopale austriaca (Öbk) che si è conclusa ieri sera presso l’abbazia di Michaelbeuern a Salisburgo. I vescovi hanno rilevato che la prospettiva di una richiesta di asilo di oltre 95mila persone nel solo 2015, e l’afflusso di oltre 400mila profughi nelle ultime settimane, che usano l’Austria come transito verso la Germania, la Svizzera, la Francia, la Polonia e i Paesi scandinavi richiede uno sforzo ulteriore: “Il diritto umano all’asilo non deve essere limitato” scrivono i vescovi nel comunicato stampa conclusivo dell’assise. Vengono richiesti maggiori interventi soprattutto per il problema dei minori rifugiati non accompagnati che richiedono una speciale protezione e assistenza. I vescovi mettono in guardia contro l’idea che aiutando i profughi gli austriaci bisognosi siano messi ai margini: “Perché fuga, migrazione e integrazione sono tra le grandi sfide del nostro tempo”. L’impegno della Chiesa austriaca riguarda circa 6mila richiedenti asilo ospitati negli ospizi della Caritas. Altri 15mila migranti in movimento sono sempre seguiti dalla Caritas mentre 21mila rifugiati sostano in ambienti ecclesiali: quindi oltre un terzo dei richiedenti asilo ricevo assistenza dalla Chiesa.

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