Pasolini: De Gregori a inBlu Radio, “ho sempre coltivato amore e rispetto per la figura di Pier Paolo”

“Nessuno oggi può essere esente dal Vangelo, credente e non. Non si può negare che intorno a noi c’è una spiritualità”. Lo ha detto Francesco De Gregori in un’intervista esclusiva a inBlu Radio, network delle radio cattoliche italiane, durante la puntata, dedicata ai 40 anni dalla scomparsa di Pasolini, del programma “Hungry Hearts” condotto da Andrea Monda, scrittore e insegnante di religione. La puntata sarà inoltre trasmessa domani, 1 novembre 2015, alle ore 18.12. “In Europa ognuno di noi – ha aggiunto De Gregori – ha un debito culturale nei confronti della cristianità, nemmeno l’ateo più efferato potrebbe negare questo. Ma ognuno credo che abbia anche un debito personale nei confronti della spiritualità e del Vangelo”. De Gregori ha anche affrontato il tema del “terrorismo” sottolineando che “conteneva una forte dose non dico di spiritualità ma d’istanze non solo marxiste”. Il cantautore, a 40 anni dalla scomparsa, ha ricordato infine la figura di Pier Paolo Pasolini parlando della sua canzone ‘A Pà’: “Dieci anni dopo la morte di Pasolini, che avviene nel 1975, eravamo a metà degli anni 80 e non si parlava più di lui, la sua figura era stata praticamente rimossa. Ho scritto questa canzone sicuramente per l’amore e il rispetto che ho sempre coltivato per la figura di Pier Paolo Pasolini e forse anche un po’ con l’idea di battere il pugno sul tavolo per ricordarlo”.
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