Immigrazione: mons. Lambiasi (Rimini), “nasce da un naufragio delle coscienze”

“La tragedia dell’immigrazione nasce da un naufragio delle coscienze e da un’esplosione di parole”, le stesse che contribuiscono a fomentare la paura dei migranti. A Papa Francesco che “chiede perdono per chi alza barriere” di fronte a questi sfollati, “si risponde con arroganza di non avere nulla da farsi perdonare”. È l’analisi di mons. Francesco Lambiasi, vescovo di Rimini, al convegno “Il coraggio di essere umani” della Comunità Papa Giovanni XXIII. Le immigrazioni, al centro del convegno, sono per mons. Lambiasi, “frutto di un sistema economico che ha creato miseria ed emarginazione”. La stessa Europa, “che gioca a scaricabarile” di fronte all’emergenza, prosegue il vescovo, “tradisce gli ideali per cui è nata”, a cominciare dalla “tutela dei diritti umani” dalla quale “nessuna economia può prescindere”. Da padre Paolo Garuti, docente presso la Pontificia Università San Tommaso di Roma, arriva invece un appello a tutti i cristiani a non scappare dalla realtà dell’immigrazione perché ciò vuol dire “scappare dalla propria umanità e non trovare più il volto di Dio”. “Il pellegrinaggio è la dimensione del cristianesimo – afferma -. Non importa da dove vieni, ma dove stai andando e da chi, se hai una meta davanti a te”. E ancora: “Abbiamo troppo dimenticato nel mondo che siamo una patria comune, per fare tante piccole patrie confessionali. Dobbiamo ricordarci che siamo tutti in cammino verso la terra celeste e in Dio ritroveremo tutte le umanità che abbiamo incontrato lungo il cammino”.
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