Expo 2015: al Padiglione della Santa Sede il primo premio della Bie per lo sviluppo del tema (2)

Sulla parete opposta, viene ricordato sempre nella nota, tre video descrivono altrettante iniziative di solidarietà della Chiesa cattolica nel mondo: in Burkina Faso, in Ecuador e a Erbil, nel Kurdistan iracheno. Sulla parete frontale è protagonista il mistero eucaristico, rappresentato da un’opera d’arte: per i primi tre mesi un dipinto di Tintoretto, proveniente dalla chiesa di San Trovaso di Venezia raffigurante l’Ultima Cena sostituito poi da un arazzo di Rubens dedicato all’Istituzione dell’Eucarestia, in prestito dal Museo Diocesano di Ancona. Al centro dello spazio un tavolo interattivo che si anima al passaggio dei visitatori invita a riflettere sulla condivisione. Il Padiglione della Santa Sede ha riscosso un successo di pubblico non inferiore a quello di altri Paesi. I visitatori sono stati un milione e 800mila. 150 sono state le persone tra guide, team leader, custodi, addetti all’accoglienza (personale in gran parte volontario), che si sono alternati in questi mesi e hanno fatto sentire protagonista ogni visitatore. 150mila sono stati gli euro raccolti per le donne e i bambini dei campi profughi in Medio Oriente, per la colletta voluta da Papa Francesco. 1 milione i magneti distribuiti con l’effige di Papa Francesco. 10mila sono state le encicliche diffuse con il corrispettivo di un’offerta.

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