Cardinale Bassetti: dal Sinodo sulla famiglia “un punto di partenza” (2)

“Un secondo aspetto da evidenziare – prosegue il cardinale – riguarda lo spirito che ha soffiato all’interno della Chiesa. Uno spirito che potrebbe essere sintetizzato attraverso una delle icone evangeliche più importanti: quella del Buon samaritano. Il samaritano, infatti, è colui che vede la sofferenza dell’uomo moderno e non gira la testa dall’altra parte. Egli ci parla, senza che noi conosciamo una sola parola di ciò che dice, e testimonia al mondo l’amore di Cristo senza averne alcun guadagno. Rappresenta un cambiamento epocale nel modo di guardare alle sofferenze e ai bisogni delle persone. Non più dall’alto di una cattedra si regolarizza una fattispecie, ma dal basso dello sguardo del samaritano si accoglie, si guarisce e infine si cerca di integrare all’interno della comunità ecclesiale. Un’integrazione che, dunque, non avviene per ‘imposizione’ ma per ‘attrazione’ e che dà vita a una pastorale dell’accoglienza e del prendersi cura”. Bassetti si sofferma, infine, sul metodo sinodale: “Metodo e Sinodo sono due parole che non possono essere disgiunte e vanno lette una accanto all’altra. Se il Sinodo, infatti, indica una ‘strada comune’ da percorrere insieme, il metodo ci indirizza con discernimento verso la ricerca di quella strada. Ed è quel metodo, tratto dall’insegnamento del Vaticano II, che ha illuminato il cammino della Chiesa sinodale”.

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