“Parlare dell’uomo ferito non è facile eppure alla fine viene fuori il capolavoro, anche la carne sanguinante di Dio è un capolavoro
Ogni uomo ha sul suo capo una corona”. Lo ha detto il cardinale Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento e presidente Commissione episcopale per il servizio della carità e la salute, inaugurando questa mattina a Roma i lavori del convegno “Il Vangelo della vita per un nuovo umanesimo – Sfide e prospettive a 20 anni dalla pubblicazione dell’Evangelium Vitae”, organizzato dall‘Ufficio nazionale per la pastorale della salute della Cei in collaborazione con l‘Associazione medici cattolici italiani (Amci), l‘Associazione cattolica operatori sanitari (Acos), l‘Unione cattolica farmacisti italiani (Ucfi), l‘Associazione italiana pastorale sanitaria (Aipas) e il Forum delle associazioni socio sanitarie. Il convegno, che segue i lavori della Consulta nazionale tenutisi ieri, intende condurre alla la stesura di un Manifesto per la Vita per promuovere percorsi concreti di accompagnamento delle persone fragili e delle situazioni a rischio, riaffermando il valore della vita in tutte le sue fasi. I cinque secoli di storia del Nobile collegio chimico – farmaceutico ai Fori imperiali che ospita l’incontro sono stati ripercorsi dal presidente
Giuseppe Perroni, che ha messo in guardia dal rischio che la figura del farmacista perda i suoi principi ispiratori e si riduca ad un commerciante.