Un altro ospedale di Medici senza frontiere è stato distrutto dagli attacchi aerei: dopo l’Afghanistan alcune settimane fa, lunedì sera è accaduto nello Yemen settentrionale, dove le bombe della coalizione guidata dall’Arabia Saudita hanno raggiunto il piccolo ospedale del distretto di Haydan, nella provincia di Saada. Il personale ospedaliero e due pazienti sono riusciti a fuggire prima dei successivi attacchi che sono andati avanti per due ore. Un membro del personale è stato leggermente ferito durante la fuga. Ora che l’ospedale è distrutto (era l’unico ancora funzionante nella zona di Haydan), almeno 200.000 persone non hanno più accesso a cure mediche salva-vita. "Questo attacco è un altro esempio del completo disprezzo dei civili in Yemen, dove i bombardamenti sono ormai all’ordine del giorno", dichiara Hassan Boucenine, capo missione di Msf in Yemen. Il bombardamento di civili e ospedali è una violazione del diritto internazionale umanitario e Msf chiede alle forze della coalizione di spiegare le circostanze dell’attacco a Haydan. Le coordinate GPS dell’ospedale erano state regolarmente comunicate alla coalizione guidata dall’Arabia Saudita, e il tetto della struttura era chiaramente identificabile grazie al logo di Msf. Da maggio aveva assistito circa 3.400 pazienti, con una media di 200 feriti di guerra al mese ricoverati al pronto soccorso.” “