“Ciò – prosegue – garantisce ‘in linea di massima una raccolta e una consegna presso l’abitazione o la sede di ogni persona fisica o giuridica, ogni giorno lavorativo, anche nelle zone remote e scarsamente popolate'”. Secondo Bieñkowska “i giornali, che in Italia sono parte integrante del servizio universale, possono continuare a beneficiare delle tariffe uniformi. Ciò – chiarisce – è legato alla necessità di ‘tutela degli interessi pubblici generali, come l’accesso alla cultura, la garanzia della partecipazione a una società democratica (libertà di stampa) o la coesione regionale e sociale'”.