Colombia: condanna dei vescovi per attentato contro militari

All’indomani della tornata elettorale, la Colombia è scossa da un nuovo episodio di guerriglia. 11 militari e 1 poliziotto sono stati uccisi a Güicán, nel dipartimento di Boyacá, in un attentato da parte dell’Eln, la seconda milizia guerrigliera del Paese. L’evento accade mentre il gruppo, dopo le Farc, sta per iniziare le trattative di pace con il Governo. Dure le reazioni dell’episcopato. Monsignor Misael Vacca Ramírez, vescovo di Duitama e amministratore apostolico di Málaga-Soatá, afferma che tale gesto "non ha alcuna logica né giustificazione", tanto più che "il gruppo Eln sta cercando di iniziare il dialogo con il Governo". Il vescovo fa notare anche che atti di questo tipo sono inusuali nella regione del Boyacá, conosciuta da tutti come "territorio di pace". In merito all’attentato interviene anche l’arcivescovo di Tunja (capoluogo del Boyacá) e presidente della Conferenza episcopale colombiana, monsignor Luis Augusto Castro Quiroga. In un’intervista a radio Caracol il presule assicura "a tutte le famiglie delle vittime la nostra vicinanza e la nostra preghiera" ed esprime la speranza che gli attentatori non facciano davvero parte dell’Eln. Per mons. Castro non si deve però cessare di pensare che "la pace sia possibile".” “

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