Cadinale Parolin: educare alla pace. “Occorre agire sul linguaggio per agire sul cuore”

“Occorre agire sul linguaggio per agire sul cuore e sventare le insidie del linguaggio stesso”. Lo ha detto il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato Vaticano, parlando oggi all’Università Gregoriana al convegno internazionale su “Nostra Aetate”, alla presenza di leader di diverse religioni. “Per costruire la pace – ha detto il card. Parolin -, il linguaggio, fatto per esprimere i pensieri del cuore e per unire, deve abbandonare gli schemi precostituiti. A furia di esprimere tutto in termini di rapporti di forza, di lotte di gruppi e di classi, di amici e nemici, si crea il terreno propizio alle barriere sociali, al disprezzo, persino all’odio e al terrorismo e alla loro apologia velata o aperta. Al contrario, da un cuore dedito al valore della pace derivano la preoccupazione di ascoltare e di capire, il rispetto dell’altro, la dolcezza che è forza vera, la fiducia. Un tale linguaggio conduce sulla via dell’obiettività, della verità e della pace”. “La via maestra – ha incalzato il card. Parolin – è l’educazione alla pace, cominciando dal promuovere nei testi scolastici ed accademici la conoscenza e il valore del rispetto dei diritti umani, della cooperazione internazionale e dell’educazione alla pace”. “Mi auguro – ha concluso il segretario di Stato – che la stessa via e gli stessi criteri educativi ispirino l’azione dei responsabili delle altre comunità religiose nel mondo per un’educazione umanistica, rispettosa delle libertà fondamentali della persona. Se ciò avverrà, il sogno di una nuova umanità capace di dialogare nell’armonia e nella pace, secondo il disegno dello shalom biblico, non sarà più un’utopia”.

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