Cittadinanza: Mons. Perego (Migrantes), “passo in avanti” ma pensare anche agli “adulti”” “

“Avremmo preferito una più radicale trasformazione della legge sulla cittadinanza, che riguardasse non solo i minori ma anche gli adulti, per i quali il percorso è ancora lungo e difficile e può andare dai 10 ai 13 anni, ma ci troviamo davanti a un sicuro passo in avanti rispetto all’attuale legge”. Così il direttore generale della Fondazione Migrantes, monsignor Giancarlo Perego, commenta la riforma della legge sulla cittadinanza approvata alla Camera dei Deputati, a margine del convegno delle Missione cattoliche italiane in Europa, in corso a Brescia. L’approvazione, ieri, della nuova legge sulla cittadinanza, il cui testo prevede le categorie dello “ius soli” temperato e dello “ius culturae” per i minori figli d’immigrati, dovrà ora passare all’approvazione del Senato. Per Perego, in una stessa famiglia potrà succedere che “un genitore abbia ancora la cittadinanza del Paese di provenienza, mentre il figlio potrà già avere anche la cittadinanza italiana. Questo stride un po’ con un percorso familiare comune”. Da qui l’auspicio del direttore della Migrantes che questo primo passo, che comunque “ci auguriamo diventi definitivo con l’approvazione anche in Senato, possa essere seguito da altri passi anche nell’altra direzione”. Ci si dovrà “rendere conto – conclude – che una cittadinanza che abbia la capacità di favorire maggiormente la partecipazione attiva e inserita di tutte le persone immigrate è utile alla vita e alla crescita del nostro Paese”.” “

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