IRAQ: MONS. WARDUNI (BAGHDAD), "UNA ‘N’ PER SEGNARE LE CASE DEI CRISTIANI DI MOSUL"

"Una ‘N’, lettera iniziale della parola araba Nazarat (cristiano), per indicare le case dei cristiani di Mosul. Quelle vuote sono tutte requisite. Per quelle ancora abitate, ai loro occupanti viene intimato di abbandonarle, oppure di diventare musulmani o di pagare la tassa di protezione, la jizia, prevista dal dhimma (patto di protezione). Anche il vescovado caldeo è stato occupato e sopra ora sventola la loro bandiera" E’ quanto accade a Mosul e in alcune zone irachene controllate dai miliziani jihadisti dello Stato Islamico dell’Iraq e del Levante (Isil), nell’area del neo costituito Califfato Islamico. Un giro di vite contro i cristiani e gli sciiti della zona confermato al Sir da monsignor Shlemon Warduni, vicario patriarcale caldeo di Baghdad. "Sono notizie che arrivano da Mosul e purtroppo – dice amareggiato – non sono le uniche. Ci risulta anche che i rappresentanti del Califfato islamico hanno ordinato ai funzionari pubblici di sospendere ogni aiuto in cibo e gas ai pochi cristiani rimasti in città, agli sciiti e ai curdi. Ogni infrazione al divieto sarà punito in base alla Sharia". (segue)” “” “

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