"Cercate di volervi bene innanzitutto tra voi, come il Signore fa con i suoi figli. Qui siete cattolici, ortodossi, musulmani; siate capaci di pregare l’uno per l’altro riconoscendo Dio come nostro unico padre". Ad affermarlo è stato ieri pomeriggio il cardinale vicario di Roma, Agostino Vallini, incontrando gli abitanti del campo rom La Barbuta a Roma. Per il porporato solo così "sarà più semplice mettere da parte le violenze, le cattiverie e le invidie di cui, molte volte, siamo artefici e vittime". E rivolgendosi ai genitori dei bambini 300 quelli che vivono al campo attrezzato li ha invitati a farli studiare perché "attraverso l’istruzione possano trovare, un domani, meno difficoltà d’integrazione". Occorre "creare ponti, instaurare un rapporto di conoscenza personale con gli uomini e le donne del campo per capire la loro complessa realtà e cercare di accompagnarli lungo il cammino dell’integrazione", ha detto il direttore Migrantes di Roma e Lazio, mons. Pierpalo Felicolo, che accompagnava il card. Vallini insieme a Simone Iannone della Caritas diocesana, rappresentanti della Comunità di Sant’Egidio e l’assistente spirituale del Seminario maggiore, don Paolo Lojudice, che da sei anni accompagna i seminaristi che visitano i campi rom della capitale: "Molti ragazzi del Seminario dice – hanno ripensato il proprio percorso vocazionale ripartendo dall’orizzonte del più povero e di chi vive ai margini di qualsiasi tipo di periferia".” “