DIOCESI: MONS. BERTOLONE (CATANZARO-SQUILLACE), "VANGELO E MAFIA INCOMPATIBILI"

"Guardando a san Vitaliano" si è invitati "a riscoprire la bellezza del tempo della formazione e della catechesi e, soprattutto, verificare la congruenza tra quanto viene creduto dottrinalmente e quanto bisogna vivere, socialmente ed ecclesialmente, sia individualmente, sia come comunità". Lo ha detto questa sera l’arcivescovo di Catanzaro-Squillace, monsignor Vincenzo Bertolone, al termine della processione di san Vitaliano, patrono della diocesi e della città. Per il presule "si è spinti anche ad approfondire l’essenza del rapporto personale e collettivo di fede con Dio, che sfocia pure nelle manifestazioni religiose nell’ambito delle quali capita di dover assistere, come i recenti fatti di cronaca attestano, ad altrettante serie divaricazioni tra l’essere e l’apparire, tra ciò in cui si dice di credere e ciò in cui davvero si crede, come fanno i cattivi cristiani, quali gli uomini e le donne di mafia". "Ma in queste fratture non c’è spazio per equivoci", ha evidenziato il presule calabrese: "Guai se ci fosse! Così come peccato e bene non sono compatibili, anche Vangelo e mafia sono incompatibili, e non conduce a conclusione diversa l’ostentazione di santini o l’esibizione di sé durante i riti della tradizione popolare. In casi del genere l’unica strada che consente di entrare a far parte del gregge di Dio è quella della conversione, che presuppone il riconoscimento degli errori, l’accettazione della giustizia umana" e "l’assoggettamento all’espiazione e alla riparazione del male commesso".

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Archivio

Informativa sulla Privacy