Attenzione verso i detenuti e gli immigrati. A chiederla è questa sera a Roma il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, nell’omelia della Messa per i senatori e i deputati della Repubblica italiana, presieduta in preparazione al Natale nella chiesa di S. Maria sopra Minerva. "Dove la persona è ancora oppressa e umiliata – ha detto Bagnasco -, le istituzioni sociali vanno riviste e rese più idonee al loro scopo. Per questo non possiamo non richiamare l’attenzione, che noi vescovi abbiamo più volte segnalato negli anni, verso i detenuti". Nel richiamare la "presenza pastorale e umana" dei sacerdoti-cappellani nelle carceri, il presidente Cei ha evidenziato "le condizioni precarie e penose" delle persone ristrette, "dovute al sovraffollamento, e alle strutture spesso inadeguate per una corretta e doverosa riabilitazione in vista dell’auspicato reinserimento nella società". Così come, ha aggiunto, "non possiamo tacere i recenti episodi che hanno visto al centro gli immigrati a Lampedusa: mentre rinnoviamo gratitudine e ammirazione per i molti che si comportano con correttezza e umanità verso questi nostri fratelli e sorelle alla ricerca di un futuro di lavoro e di pace, un senso profondo di dolore e vergogna ha pervaso i cuori di tutti. E diciamo: mai più!".