Per il bene dei ragazzi

Fase 1, fase 2, e fase estate. Ci siamo. L’estate si è affacciata, anche se il sole per ora è misto ad acqua e pioggia. E meno male, perché di questo bene ora c’è bisogno nelle campagne, dopo cinque mesi molto siccitosi. Decretata la fine dell’anno scolastico, resta l’appendice per chi deve essere esaminato, ma l’estate c’è, è arrivata, ed è l’ora dei centri estivi.

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

Fase 1, fase 2, e fase estate. Ci siamo. L’estate si è affacciata, anche se il sole per ora è misto ad acqua e pioggia. E meno male, perché di questo bene ora c’è bisogno nelle campagne, dopo cinque mesi molto siccitosi. Decretata la fine dell’anno scolastico, resta l’appendice per chi deve essere esaminato, ma l’estate c’è, è arrivata, ed è l’ora dei centri estivi. È il momento di offrire ai ragazzi una bella proposta educativa per il tempo delle vacanze.
Su questo tema le nostre parrocchie si sono interrogate attentamente le scorse settimane e molte di esse sono pronte. Si sono preparate con scrupolo e attenzione, rispettando l’osservanza delle norme, molto stringenti, volte a prevenire contagi.
La faccenda è molto più complicata rispetto agli anni passati. Servono attenzione e senso di responsabilità verso
gli altri, oltre che per sé.
E c’è pure il fatto che, se in passato qualche under 16 poteva fare la parte di aiuto educatore, questo non è più possibile. Tale qualifica passa esclusivamente agli over 16, ma con la dicitura ‘volontari aiutanti’. Forse ci sarà qualche genitore in più ad aiutare.
Resta un fatto: anche quest’anno il servizio è rivolto ai ragazzi, l’attenzione è tutta per la loro crescita, anche nella ristrettezza delle attività.
Anzi, è questa un’occasione per sviluppare la creatività su percorsi nuovi e
giochi nuovi. Ma per tutti i nostri educatori c’è l’invito della Pastorale Giovani e Vocazione a “pensare a qualcosa di inedito che contribuisca sempre al bene dei nostri ragazzi”.
Ma non è solo per loro: i bambini aiutano anche noi. Ci aiutano a meditare su quell’invito di Gesù: “se non ritornerete come bambini, non entrerete…”. Seguito da: “Lasciate che i piccoli fanciulli vengano a me, perché di tali è il Regno dei cieli!“
Sia il nostro un servizio fatto con gioia per fare bene il bene.

(*) direttore “Il Piccolo” (Faenza)

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