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Incontro mondiale famiglie. La Chiesa d’Irlanda si prepara ad accogliere 30mila persone insieme a Papa Francesco

Sono quasi 30mila gli iscritti, il numero più alto di partecipanti mai registrati a un simile evento. Saranno circa 6mila gli under 18 e 11mila i non irlandesi, provenienti da 103 Paesi. Più di un quarto delle coppie iscritte sono tra i 29 e i 40 anni. 5.500 volontari hanno dato la propria disponibilità ad accompagnare lo svolgimento dei vari momenti

Segna già un record la IX Giornata mondiale delle famiglie che prenderà il via con il Congresso pastorale a Dublino il 21 agosto: sono quasi 30mila gli iscritti, il numero più alto di partecipanti mai registrati a un simile evento. Saranno circa 6mila gli under 18 e 11mila i non irlandesi, provenienti da 103 Paesi. Più di un quarto delle coppie iscritte sono tra i 29 e i 40 anni. 5.500 volontari hanno dato la propria disponibilità ad accompagnare lo svolgimento dei vari momenti. Nei tre giorni di Congresso, preparato e guidato da coppie e laici, sono previsti 200 interventi con relatori che vengono dai cinque continenti (91 donne, 65 uomini e 44 sacerdoti e religiose). Amoris laetitia sarà il tema conduttore; famiglie senzatetto, dipendenze, violenza nelle famiglie, separazione e divorzio, relazioni con membri della famiglia che sono Lgbt, alcuni dei temi dei confronti: sono “le sfide” che le famiglie oggi affrontano”, la “realtà” per molte, ha sottolineato mons. Eamon Martin, presidente dei vescovi irlandesi, presentando a Maynooth il programma della visita del Papa che il 25-26 giugno concluderà l’Incontro mondiale. Nel programma del Congresso figurano anche i cammini di preparazione al matrimonio, la trasmissione della fede, la solidarietà tra le generazioni, l’impatto della tecnologia, il ruolo della famiglia nella salvaguardia del creato, la vocazione della paternità oggi. La Giornata mondiale sarà, sempre nelle parole di mons. Martin, “un’occasione per celebrare, affermare, riconoscere e sostenere la vita famigliare”.

Attesa speciale per la presenza di Papa Francesco al festival delle famiglie, la sera del sabato 25 agosto, e alla  essa conclusiva, la domenica al Phoenix Park. La visita di Papa Francesco “non deve essere solo un evento una tantum: avviene in un momento in cui la Chiesa in Irlanda lotta per trovare un nuovo ruolo nella società e nella cultura irlandesi, un ruolo molto diverso da quello dominante che aveva in passato” secondo l’arcivescovo di Dublino, mons. Diarmuid Martin. Il Papa è “un uomo libero che ci mostra che in un mondo in cui la fede sembra marginale possiamo vivere e toccare i cuori delle persone, sfidandole a riflettere e a discernere i valori fondamentali e vitali per la società”. Infatti,

il Papa “trova i modi in cui conquistare i cuori all’insegnamento di Gesù, non imponendo e giudicando, ma conquistando e attirando”.

Papa Francesco considera l’Incontro delle famiglie non come “un regalo da mettere in una teca per noi stessi”, ma “un dono che la Chiesa irlandese potrà condividere con gli altri”. “La mia speranza”, sempre mons. Martin, è “che l’Incontro mondiale delle famiglie dischiuda alle famiglie rinnovata ispirazione, speranza e guarigione”.

Il Papa arriverà a Dublino la mattina del 25 agosto. Nella prima giornata sarà a Áras an Uachtaráin, la residenza del presidente della Repubblica, e poi al castello di Dublino, dove incontrerà le autorità, la società civile e il corpo diplomatico e terrà il primo discorso ufficiale. Nel pomeriggio è prevista una visita in forma privata al Centro diurno per le famiglie senzatetto seguite dai Frati minori cappuccini. In serata poi la festa delle famiglie e il giorno dopo, domenica 26 agosto, la solenne messa conclusiva al Phoenix Park.

Prima della messa, però, il Papa farà ancora un pellegrinaggio a Knock, il santuario mariano meta amata dai cattolici irlandesi: lì pregherà per la Giornata mondiale delle famiglie e alle 11.15 reciterà l’Angelus.

È “una cosa che ha fatto anche in altri Paesi”, ha spiegato mons. Diarmuid Martin, riferendosi alla visita ad Aparecida prima della Gmg di Rio nel 2013 o a Czestochowa prima della Gmg di Cracovia nel 2016. A Knock aveva già fatto tappa san Giovanni Paolo II durante la sua visita del 1979. “L’Apparizione di Knock è stata un’apparizione familiare”, spiega l’arcivescovo di Tuam e custode del Santuario Michael Neary, perché il 21 agosto 1879 la Madonna, san Giuseppe e san Giovanni Evangelista apparvero a quindici persone. Infatti “una delle cose più belle di Knock è vedere le famiglie, a volte tre generazioni che pregano e si godono la pace e la tranquillità del Santuario”. Qui era stata presentata ufficialmente l’icona della Giornata mondiale, il 21 agosto 2017, ed era iniziato il conto alla rovescia. E in questo luogo si manterrà vivo “lo slancio generato dall’incontro e qui i suoi frutti troveranno nutrimento e fioriranno per tanto tempo dopo la conclusione dell’Incontro mondiale”, conclude mons. Neary.

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