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Spagna: un “Decalogo” per “curare il pianeta” e “combattere la povertà”

Una campagna lanciata da cinque enti afferenti della Chiesa cattolica vuole sensibilizzare tutta la cittadinanza affinché si impegni nella difesa di un modello diverso di sviluppo, che sia giusto, solidale e sostenibile, e affinché cambi le sue abitudini di consumo e i suoi stili di vita

“Se si cura il pianeta, si combatte la povertà”: si intitola così la campagna lanciata da numerosi enti della Chiesa cattolica in Spagna, che sono impegnati nella cooperazione e fanno parte della campagna “Uniti per la giustizia”. L’iniziativa è dedicata alla salvaguardia del Creato e a promuoverla, in particolare, sono la Caritas, la Conferenza spagnola dei religiosi (Confer), la Commissione Giustizia e pace, l’organismo caritativo della Chiesa cattolica spagnola “Manos Unidas” e Redes (rete di enti che si adoperano per la solidarietà e lo sviluppo solidale). Con questa campagna, gli enti promotori vogliono sensibilizzare tutta la cittadinanza affinché si impegni nella difesa di un modello diverso di sviluppo, che sia giusto, solidale e sostenibile, e affinché cambi le sue abitudini di consumo e i suoi stili di vita.

Una nuova “missione” a partire dalla “Laudato si'”. Punto di riferimento della campagna è l’enciclica “Laudato si’ sulla cura della casa comune” di Papa Francesco: tale documento, infatti, ricordano i promotori, da una parte “invita a riflettere e a partecipare ad un’autentica ecologia umana, perché non esistono due crisi separate, una ambientale e una sociale, bensì un’unica e complessa crisi socio-ambientale”. Dall’altra parte, l’enciclica lancia un appello a “rispondere alla grande sfida della crisi economica che minaccia attualmente il pianeta e l’umanità e della quale i poveri sono le principali vittime”. Per questo motivo e per rispondere all’appello del Papa “ad ascoltare tanto il grido della terra quanto quello dei poveri, l’iniziativa “Uniti per la giustizia” ha deciso di promuovere questa nuova “missione”. “La campagna – spiegano i promotori – si articolerà nell’arco di due anni, mirando a due obiettivi principali: sensibilizzare la società sulle conseguenze che l’attuale modello di sviluppo e stile di vita ha sul pianeta e, in particolare, sulla vita delle persone più vulnerabili”. Il secondo obiettivo, invece, è quello di “portare un cambiamento nello stile di vita personale e comunitario, e nelle decisioni politiche, così da contribuire alla costruzione di una società attenta e di un pianeta abitabile da tutti, pensando non solo al presente, ma anche al domani ed alle generazioni future”.

Un “Decalogo” come guida. Come fil rouge della campagna, i promotori hanno pensato a

un “Decalogo” ispirato all’enciclica di Papa Francesco,

che riassuma le principali sfide che verranno affrontate, una ogni due mesi, attraverso la riflessione, la preghiera, la testimonianza e l’impegno nei confronti dei più bisognosi e proposte di azioni. I dieci punti in agenda sono “sostenere la causa dei poveri” (settembre-ottobre 2016); “riscoprire il valore della semplicità nella vita” (novembre-dicembre 2016); “apprezzare l’importanza del comportamento di tutti i giorni” (gennaio-febbraio 2017); “apprezzare la diversità del nostro mondo” (marzo-aprile 2017); “incoraggiare la conversione personale, comunitaria ed ecclesiale” (maggio-giugno 2017); “prendere le decisioni necessarie, anche se sono costose” (luglio-agosto 2017); “non sottomettere le nostre azioni agli interessi economici” (settembre-ottobre. 2017); “immergersi nella tradizione spirituale” (novembre-dicembre 2018); “guardare alla scienza” (gennaio-febbraio 2018); “superare i paradigmi tecnocratici” (marzo-aprile 2018).

Impegno per l’attuazione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile. I promotori dell’iniziativa sottolineano, inoltre, che “il modello di sviluppo economico basato sulla crescita dei consumi è insostenibile con il ritmo e la capacità del pianeta. Esso genera anche la disuguaglianza sociale e viola i diritti delle persone più vulnerabili, in particolare nei Paesi meno sviluppati che patiscono la lotta globale per le risorse naturali, ritenute strategiche”. Tra le attività stabilite nell’ambito della campagna, c’è la volontà di

sviluppare il dialogo con gli attori politici e amministrativi per garantire l’effettiva attuazione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile a livello nazionale e internazionale.

Un’ulteriore priorità sarà rappresentata dalla tutela dei diritti umani nel mondo economico, a salvaguardia delle comunità più vulnerabili, come le popolazioni amazzoniche.

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