Un maestro rimane un maestro

Intervista al Rav. Elia Richetti, presidente dell'Assemblea rabbinica italiana

Anche il mondo ebraico accoglie con profondo rispetto la decisione della rinuncia di papa Benedetto XVI. Il presidente del Congresso mondiale ebraico (Wjc), Ronald S. Lauder, in una dichiarazione commenta: "È con grande emozione che abbiamo appreso oggi che papa Benedetto XVI si ritirerà alla fine di questo mese. Questa decisione merita tutto il nostro più grande rispetto". Ed aggiunge: "Con le sue azioni" Benedetto XVI "ha rafforzato l’amicizia con il popolo ebraico. Ci mancherà". Il presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane, Renzo Gattegna, ricorda invece la visita ufficiale del Papa in Israele, la preghiera per la pace al Muro del Pianto, le parole pronunciate al Memoriale dello Yad Vashem. E ancora l’incontro con gli ebrei romani al Tempio Maggiore. "Gli ebrei italiani – dice Gattegna – vogliono esprimere la loro vicinanza e il loro rispetto a papa Benedetto XVI per la sofferta e coraggiosa decisione presa in queste ore". Il Sir ha sentito le reazioni del Rav. Elia Richetti, presidente dell’Assemblea rabbinica italiana.

Rav. Richetti, come ha reagito all’annuncio della rinuncia di papa Benedetto XVI?
"La mia primissima reazione è stata senz’altro di sorpresa e di smarrimento perché non pensavo che una decisione simile fosse prevedibile al momento. Anche se sapevo che il Sommo Pontefice aveva già espresso l’idea che potesse essere ventilabile una sua eventuale rinuncia al papato. Ma non avevo visto segni in questa direzione. Un secondo momento è stato di profondo rispetto per una scelta che è sicuramente di grande coraggio sia per il fatto che è una decisione storica, sia per le implicazioni più a livello umano, perché si tratta di riconoscere e di mettere anche in piazza il fatto che il Papa sente il peso degli anni e della salute. Quindi senz’altro c’è una vicinanza e un grande rispetto per il suo gesto".

Chi è Benedetto XVI per il mondo ebraico?
"Papa Benedetto XVI, al di là di qualche momento nel quale abbiamo avuto il timore che rappresentasse la possibilità di una lieve frenata nello sviluppo del dialogo interreligioso, in realtà si è confermato come un grande fautore di corretti rapporti e di rispetto reciproco tra le religioni".

Qual è il gesto che più ha apprezzato in questi anni di Pontificato?
"Le potrei rispondere che sono più di uno: senz’altro la visita ad Auschwitz, senz’altro la visita al Muro del Pianto, e senz’altro le affermazioni inequivocabili di completa presa di distanza da qualunque posizione anti ebraica sia per il presente sia per il passato".

Un Papa che lascia è un fatto storico. Per la cultura e la tradizione ebraica, che cosa è la rinuncia ad un incarico?
"Intanto dobbiamo dire che non abbiamo cariche eterne di questo tipo, per cui una persona che si dimette per limiti di età è del tutto normale e non è così rara nel mondo ebraico, anche se rimane il principio che un Maestro rimane un Maestro anche se non esplica il suo compito per motivi di età. Anzi, c’è un bellissimo detto dei maestri che ricordano che nell’Arca Santa nel Tempio di Gerusalemme c’erano non solo le tavole della legge, quelle che Dio riscrisse dopo il peccato del vitello d’oro, ma anche i pezzi rotti delle prime tavole, a indicare che anche un Maestro che non è più in grado di insegnare ha il diritto di essere pienamente rispettato".

Adesso si procederà alle elezioni di un nuovo Pontefice. Quale sarà l’eredità di Benedetto XVI e cosa gli ebrei si aspettano dal nuovo Papa?
"Voglio sperare che si continui nella strada del mutuo rispetto, della mutua conoscenza e dell’impegno comune per l’armonia, per la pace, per i valori etici e sociali".

Un Maestro non muore mai e continuerà a dare sempre il suo insegnamento. Quale l’augurio invece che vuole fare a Papa Ratzinger?
"Al Papa posso augurare che possa continuare a vivere ancora per molti anni, godendosi il meritato riposo, utilizzandolo come lui spera: per l’approfondimento, la preghiera e la crescita spirituale".

a cura di Maria Chiara Biagioni

(12 febbraio 2013)

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