I lanci quotidiani del 24 gennaio

Presentazione del libro del cardinale Angelo Bagnasco

18:35 – CARD. ANGELO BAGNASCO: "TORNARE AD AVERE UNO SGUARDO AMPIO SULLA REALTÀ"

"Dobbiamo tornare ad avere uno sguardo ampio sulla realtà che si lasci ispirare dalla ragione certamente, ma da una ragione ‘allargata’, cioè anche da altre istanze che contribuiscono allo sviluppo integrale della persona umana. È quanto la Chiesa intende fare con la sua presenza che non è motivata da secondi fini". Nella parte finale del suo ringraziamento, il card. Bagnasco ha spiegato perché la "porta stretta" della fede "ci è necessaria". "Essa – ha detto – è sempre aperta e attende di essere attraversata da noi e da quanti con noi scoprono che solo in Gesù Cristo vi è la certezza per guardare il futuro e la garanzia di un amore autentico e duraturo", come scrive il Papa in "Porta fidei".
18:33 – CARD. ANGELO BAGNASCO: NON "INGERENZA", MA SAPER PARLARE "FUORI DAL CORO" (2)

Gesù Cristo, infatti, secondo il presidente della Cei, "va annunciato con gioia e convinzione nel mistero della sua Persona e nella sua verità intera, comprese le sue implicazioni sul piano antropologico, etico e sociale". Una "possibilità", questa, che "oggi è messa in discussione da chi ritiene che così facendo la Chiesa rivendicherebbe uno spazio che non le compete nel dibattito pubblico". In realtà, ha ammonito il card. Bagnasco, "dove la ragione positivista si pensa autosufficiente e considera tutte le altre forme culturali come subculture, si opera un pericoloso fraintendimento dell’umano, che minaccia la sua stessa umanità", Come ci ha ricordato il Papa nell’"ormai celebre" discorso al Bundestag. (segue)
18:33 – CARD. ANGELO BAGNASCO: NON "INGERENZA", MA SAPER PARLARE "FUORI DAL CORO"

"Il parlare della Chiesa non è mai ‘ingerenza’, ma uno stare ‘dentro’ la vita degli uomini e delle donne di oggi, offrendo l’esercizio discreto ma convinto di un discernimento sapienziale del tempo presente, che è il migliore di tutti i tempi perché è il nostro". Ne è convinto il card. Bagnasco, che nel suo discorso di ringraziamento ha ribadito che "la Chiesa è sempre un popolo e la voce dei suoi Pastori è sempre impregnata di questa caratteristica popolare che in Italia, nonostante il secolarismo, resta e anzi si consolida anche oggi". "Se la Chiesa ascolta Dio – ha assicurato il cardinale – la sua parola allora diventa profetica, cioè non si limita a scorgere la cronaca, a interpretare i frammenti di polemiche sempre possibili, ma a cogliere la verità interna e l’esito ultimo della vicenda umana e sociale". Per questo, "la Chiesa sa di sfidare taluni miti dominanti e parlare, se necessario, fuori dal coro". (segue)
18:31 – CARD. ANGELO BAGNASCO: "LA CHIESA PARLA SE ASCOLTA DIO"

Le prolusioni del presidente della Cei "non sono frutto di una riflessione solitaria, ma la voce di una Chiesa che, proprio a cominciare dai suoi Pastori, ascolta ancor prima di parlare". Lo ha detto il card. Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, nel ringraziamento con cui ha concluso il pomeriggio dedicato alla presentazione del suo volume, "La porta stretta". "L’ascolto che ci è chiesto in questo tempo di complessa transizione è anzitutto l’ascolto della voce di Dio", ha spiegato il cardinale, che citando il recente intervento del Papa al Sinodo dei vescovi ha ricordato che "la Chiesa parla se ascolta Dio e il suo compito è di riflettere lo sguardo di Dio che è pieno di simpatia per la vita dell’uomo, e che trova la sua manifestazione ‘ontologica’ in quello di Gesù Cristo". Uno "sguardo", questo, che "nasce nel vivo di un rapporto che è quotidiano ed è costruito su una fitta trama di relazioni personali che è la condivisione della vita della gente. Proprio questa esperienza diretta, dal basso, porta a scoprire un vissuto fatto di autenticità e di eroismo umile che costruisce la storia, anche se non fa notizia". (segue)
18:10 – CARD. TARCISIO BERTONE: LA CHIESA "NON RINUNCIA A PRENDERE POSIZIONE" ANCHE IN POLITICA (2)

Per questo la Chiesa "non rinuncia a prendere posizione per quanti si impegnano concretamente in vista dei veri interessi della comunità e dell’essere umano, nell’integralità dei suoi diritti e dei suoi doveri, personali, familiari e sociali". "Un metodo e un atteggiamento particolarmente prezioso", per il card. Bertone, "anche in questo delicato frangente della vita nazionale in cui occorre richiamare la perenne urgenza dei valori irrinunciabili fondati sulle istanze della ragione illuminata e potenziata dalla fede". "Tra il portone spalancato della distrazione e della latitanza, volto a raccogliere il plauso di chi si attende dai Pastori della Chiesa poco più di una rituale benedizione che anestetizzi le coscienze, e la porta dell’ingerenza miope, che mira ad acquisire qualche vantaggio immediato, cercando di vincere tante piccole battaglie di Pirro – il punto centrale del discorso del card. Bertone – c’è la porta stretta di una responsabile presenza nella società e nella cultura italiana, che intende solo servire la verità e promuovere la collaborazione in uno spirito di ordinata concordia, che, nella fedeltà al Vangelo, si offre a tutti quale stimolo e proposta alta, quale terreno fertile di confronto e di dialogo rispettoso, senza sconti facili e senza zone franche dal giudizio e dal discernimento". Il volume del card. Bagnasco, per il segretario di Stato vaticano, "ben documenta questa benefica presenza e questo approccio forte, pacato e determinato, in vista del bene comune".
18:08 – CARD. TARCISIO BERTONE: LA CHIESA "NON RINUNCIA A PRENDERE POSIZIONE" ANCHE IN POLITICA

"Passare per la porta stretta" significa "proporre una parola autorevole anche su questioni che attengono all’ordine sociale e politico, quando sono in gioco i valori fondanti della convivenza civile e la stessa fedeltà al Vangelo spinga a non rimanere muti". Lo ha detto il card. Tarcisio Bertone, segretario di Stato Vaticano, parafrasando il titolo del volume del card. Bagnasco, "La porta stretta", presentato questo pomeriggio a Roma. "La forma più concreta per cambiare o migliorare la società – ha affermato il porporato – è la partecipazione al voto col quale esprimere il proprio discernimento che confermi l’affidabilità dei programmi e delle persone che li sostengono. Questa partecipazione resta in definitiva per tutti il segno concreto dell’assunzione di un impegno, senza disertare dalle proprie responsabilità". "Tra chi vorrebbe che i Pastori rimanessero silenti in una neutralità asettica che non disturbi, e chi invece chiede che la Chiesa si pronunci in favore dell’uno o dell’altro schieramento – ha spiegato il cardinale – si profila la porta stretta dell’esortazione e del discernimento, perché prevalgano in tutti le istanze veritative, il senso del bene comune e la forza di porre sempre al di sopra degli interessi personali o di fazione, quelli dell’intera compagine sociale". (segue)
18:06 – CARD. TARCISIO BERTONE: DAL CARD. BAGNASCO "UNA PAROLA FORTE" E "CHIARA"

"Una parola forte, chiara e incisiva sulle diverse questioni del momento, a partire da quelle riguardanti l’emergenza educativa o quella lavorativa, la famiglia, la sessualità e la bioetica". Così il card. Bertone ha sintetizzato il libro del card. Bagnasco. Secondo il cardinale, i temi "più ricorrenti" nelle prolusioni "sono i temi che accompagnano la vita e l’evoluzione della società e della Chiesa in Italia". Tra di essi, quello della famiglia "ha una speciale centralità", perché "centrale è suscitare nei giovani interesse per un progetto di vita" non effimero. Il volume, quindi, contiene "parole chiare a difesa della famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna", basate "sulla ragione prima che sulla rivelazione". Molto spazio, inoltre, viene dato all’identità del sacerdote, figura di riferimento "anche per i più lontani". Compito dei vescovi è anche "non sottrarsi dall’esprimere un giudizio" su questioni "scottanti" come la bioetica, "quando il valore incomparabile della dignità umana è minacciato dal disconoscimento del valore di ogni istante e di ogni condizione di vita". "In pieno accordo" col Papa, inoltre, il card. Bagnasco "invita ad un’assunzione di responsabilità di tutti coloro che rivestono un ruolo educativo". Tra i temi socio-politici, le "aspre conseguenze" della crisi "sui livelli occupazionali e sugli stili di vita". (segue)
18:04 – CARD. TARCISIO BERTONE: DAL CARD. BAGNASCO "VICINANZA AL PAPA" E "SGUARDO DI OTTIMISMO"

Una raccolta che "testimonia l’impegno incessante nello scoprire e nel proporre all’attenzione della comunità ecclesiale e del Paese una via stretta di scrupoloso rispetto della giustizia e della verità". Così il card. Tarcisio Bertone, segretario di Stato vaticano, ha definito "La porta stretta", il testo che raccoglie le prolusioni del primo quinquennio del card. Bagnasco alla presidenza della Cei, presentato oggi a Roma. A fare da "filo conduttore", il "rilievo" dato all’Italia dalla "speciale vicinanza alla sede apostolica e alla persona del Papa, che rappresenta un indubbio privilegio e insieme un’alta responsabilità". Nelle prolusioni del card. Bagnasco, secondo il card. Bertone, sono presenti "riferimenti costanti" e "genuina riconoscenza" a Benedetto XVI per il suo magistero; sullo "sfondo", come "una sorta di solido architrave che sorregge tutte le impalcature", "uno sguardo di sereno cristiano ottimismo verso i destini dell’essere umano e della nazione italiana". Per il card. Bagnasco, infatti, l’antidoto allo "scoramento" o "alla tentazione del disimpegno" è "il radicamento profondo nel popolo italiano della fede cristiana", che non può essere strumentalmente ridotta a "religione civile". Quella presente nel testo è quindi "una parola forte, chiara e incisiva sulle diverse questioni del momento, che attendono l’autorevole insegnamento dei vescovi". (segue)
18:03 – LIBRO CARD. BAGNASCO: WEILER (USA), UN "IMPORTANTE CONTRIBUTO" (2)

"La categoria della santità è la differenza tra l’uomo morale o religioso e quello che non lo è": così il giurista americano Joseph Weiler ha definito la categoria principale per un credente, "come emerge chiaramente dal libro del card. Bagnasco". Dal volume, ha poi aggiunto, "si coglie anche una caratteristica molto importante: il libro ‘corre’ come lettura, cioè permette di capire la realtà della vita cristiana, e questo perché presenta e testimonia un’esperienza vissuta in prima persona dal suo autore. Questa mi pare la parte forte di questo libro, motivo per cui La ringrazio, cardinale, per questa pubblicazione". Il coordinatore del dibattito, Aldo Cazzullo, al termine dell’intervento di Weiler, ha sottolineato che la voce del giurista americano "testimonia le profonde radici giudaico-cristiane di cui si parla frequentemente nei dibattiti culturali europei". "Questo – ha aggiunto – è la prova della profondità di queste radici e del loro significato culturale e religioso".
18:03 – LIBRO CARD. BAGNASCO: WEILER (USA), UN "IMPORTANTE CONTRIBUTO"

"Ho letto questo libro e ho imparato tante cose. Vorrei sottolinearne alcune che ho trovato molto importanti e interessanti. La prima è il valore politico": lo ha detto il giurista statunitense Joseph Weiler, invitato come relatore alla presentazione del libro del card. Angelo Bagnasco, "La porta stretta". "Nelle democrazie occidentali, specie nella democrazia ‘madre’, la Gran Bretagna, il capo della Chiesa anglicana ha un posto riservato nel Parlamento e così anche il capo cattolico. Ciò è accettato dalla popolazione britannica, perché là si capisce che la religione, e soprattutto quella cristiana, fa parte integrante della nostra civilizzazione". Secondo Weiler "nei dibattiti importanti è giusto che ci sia anche la voce della tradizione cristiana. Ciò appare particolarmente cruciale in Italia, dove questo istituto non è presente. Per questo sapere cosa pensa la Chiesa su questo o quell’argomento – ha proseguito – è particolarmente importante, e il libro del card. Bagnasco offre questo importante contributo". Weiler ha anche sottolineato i frequenti interventi del presidente della Cei in tema di natalità, definendo il tema della denatalità uno "dei problemi principali per il futuro dell’Unione europea dove anche i ricchi non vogliono più avere bambini". (segue)
18:00 – LIBRO CARD. BAGNASCO: MONS. CROCIATA, QUESTE PAGINE "ADDITANO" UN "CAMMINO ESIGENTE"

Un incontro che non è una semplice "presentazione di un libro", ma che invece rappresenta "un evento che per sua natura non esiterei a definire una festa di famiglia": così si è espresso all’incontro di presentazione del volume "La porta stretta" del card. Angelo Bagnasco, il segretario generale della Cei, mons. Mariano Crociata. L’incontro, ha affermato, "non ruota semplicemente attorno a un libro pur significativo", con "la raccolta degli interventi durante l’ultimo quinquennio nelle assemblee e nei Consigli permanenti". Mons. Crociata ha sottolineato che "siamo qui perché in queste pagine ci riconosciamo", in particolare nel "cammino esigente che additano in piena sintonia col magistero del Santo Padre". Un impegno, ha poi aggiunto, che "ci vede coinvolti in prima persona" e al quale "ci richiama costantemente", presentando valutazioni e giudizi sulle numerose e spesso difficili vicende del nostro tempo. L’aspetto principale che emerge dal volume – secondo mons. Crociata – è "che il suo autore non si stanca di testimoniarci il primato di Dio e l’esigenza dell’incontro con Gesù Cristo", e indica che "la vita non è un semplice succedersi di fatti ed esperienze, ma piuttosto la ricerca del vero, del bene e del bello. Proprio per tale fine – ha concluso – esercitiamo la nostra libertà e in ciò troviamo felicità e gioia".

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